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In ogni testo di storia dell'architettura e dell'urbanistica Tony Garnier è giustamente considerato uno dei più importanti protagonisti della scena culturale del secolo scorso. In particolare, l'idea di «Città Industriale» elaborata a inizio del Novecento e il suo progetto completo di città qui presentato vengono molto spesso interpretati come base originaria del movimento razionalista. In questo, il grande Maestro non fu sempre capito, ma riuscì, in anticipo sui tempi, a delineare le tracce di quello che poi sarebbe stato lo stile internazionale. Risulta dunque tanto più necessario rileggere oggi la «Città Industriale» di Garnier, valutandone con maggiore precisione i nessi con la cultura sociale e riformista ottocentesca, per capire quanto la sua visione organica e simbolica abbia saputo attraversare e superare i limiti progettuali fissati in seguito dal movimento moderno.